La promessa tradita
Mozilla era un tempo il campione della privacy sul web. Il baluardo contro il monopolio di Google. L’alternativa etica che metteva gli utenti prima dei profitti.
Oggi, quella promessa è stata tradita.
A fine febbraio 2025, Mozilla ha compiuto un passo falso monumentale: nuovi termini di utilizzo per Firefox accompagnati da un’informativa sulla privacy che ha fatto rabbrividire i sostenitori del software libero. In sostanza, Mozilla si è arrogata il diritto di modificare i termini quando vuole, considerando il semplice utilizzo continuato del browser come un’accettazione tacita.
Ma c’è di peggio.
L’azienda ha tentato di imporre una “acceptable use policy” degna di una piattaforma proprietaria, non di un browser libero. Con la minaccia esplicita di sospendere l’accesso a Firefox per chi violasse regole vaghe e arbitrarie come la “diffusione di contenuti sessualmente espliciti”.
Un browser che minaccia di bloccare i propri utenti. Lascio a voi immaginare la reazione della comunità. Immaginate di andare a comprare una nuova automobile e, in fase di acquisto il concessionario vi comunica che la casa produtrice può esercitare il diritto di chidere l’auto remotamente e negarvi l’accesso in caso superiate il limite di velocitá. Sebbene abbia ancora tutti i punti sulla mia patente di guida, credo che non spetti alla casa produttrice preoccuparsi dell’uso che l’utente fa del veicolo. Per questo esistono gli organismi di legge. Lo stesso vale per il browser.
L’indignazione è stata tale che Mozilla ha dovuto fare marcia indietro, ritirando la policy. Ma il danno alla fiducia era già fatto, e non sarà facile da riparare.
L’elefante nella stanza: Chrome domina tutto
Mentre Mozilla inciampa sui propri principi, Google Chrome continua la sua inesorabile ascesa:
- Chrome: 66,3% del mercato
- Safari: 17,99%
- Edge: 5,33%
- Firefox: un misero 2,62%
Questi numeri di Statcounter (febbraio 2025) raccontano una storia inquietante: due aziende – Google e Apple – controllano oltre l’84% di come il mondo accede a internet.
Non sorprende che l’autorità antitrust del Regno Unito abbia recentemente lanciato l’allarme: il mercato dei browser è disfunzionale e danneggia sia consumatori che imprese.
5 alternative a Firefox che rispettano davvero la tua privacy
Se sei pronto a voltare pagina dopo il tradimento di Mozilla, ecco le alternative che dovresti considerare:
1. Tor Browser: l’anonimato prima di tutto
Costruito sulle fondamenta di Firefox ma con un obiettivo preciso: renderti invisibile. Instrada il tuo traffico attraverso la rete Tor, rendendo praticamente impossibile tracciare la tua navigazione. Il prezzo? Una velocità ridotta. Ma per molti, la privacy assoluta vale l’attesa.
2. Brave: veloce, blocca tutto, basato su Chromium
La sorpresa del settore. Brave blocca pubblicità e tracker per impostazione predefinita, è incredibilmente veloce e offre funzionalità uniche come Brave Rewards. Il suo essere basato su Chromium garantisce compatibilità con i siti web moderni, ma senza cedere i tuoi dati a Google.
3. Vivaldi: personalizzazione estrema, privacy inclusa
Un altro browser Chromium che prende sul serio la tua privacy. Vivaldi si distingue per l’incredibile livello di personalizzazione e gli strumenti integrati anti-tracking. Non è completamente open-source, il che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma la sua filosofia centrata sull’utente è innegabile.
4. LibreWolf: Firefox senza compromessi
Immagina Firefox, ma purificato da ogni elemento di tracciamento e telemetria. LibreWolf è esattamente questo: un fork di Firefox che rimuove tutto ciò che potrebbe compromettere la tua privacy. Completamente open-source, è la scelta ideale per chi ama l’interfaccia di Firefox ma non le recenti decisioni di Mozilla.
5. DuckDuckGo Privacy Browser: semplice ma efficace
Principalmente per dispositivi mobili, questo browser integra la filosofia del motore di ricerca privacy-friendly in un’esperienza di navigazione essenziale. Blocca tracker e pubblicità invasive senza configurazioni complesse.
La scelta è tua, ma non aspettare…
La controversia di Mozilla ci ricorda una verità fondamentale: nel mondo digitale, la fiducia è tutto. E una volta persa, è difficile da riconquistare.
Con Chrome che divora quote di mercato e la privacy degli utenti sempre più minacciata, è il momento di fare una scelta consapevole. Non aspettare il prossimo scandalo o la prossima violazione dei tuoi dati.
Il web libero e rispettoso della privacy che vogliamo dipende dalle scelte che facciamo oggi. E forse, per la prima volta in due decenni, quella scelta potrebbe non includere più Firefox.



